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L’8 marzo continua. Voci di donne d’arte

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La ricorrenza dell’8 marzo viene ricordata dalle Gallerie degli Uffizi con una settimana ricca di eventi, ognuno dedicato ad approfondire un aspetto particolare dell’universo femminile, nel tentativo di tessere un dialogo fra arte, storia e attualità, che offra sempre nuovi spunti di riflessione, il più possibile lontani da ogni facile retorica.

“Voci di donne. Ritratti femminili dalle Gallerie degli Uffizi” è un cortometraggio ideato e prodotto da Studio Riprese Firenze in collaborazione con il Dipartimento di Strategie Digitali degli Uffizi, disponibile dal 7.03 su Facebook, e dall’8.03 anche su Instagram.

La Giornata delle Donne raccontata attraverso gli occhi di una bambina in visita ai musei delle Gallerie degli Uffizi. Perché l’educazione, il rispetto, il significato reale e non retorico della parità di genere così come un’informazione puntuale sulle forme di discriminazione e violenza – che ancora oggi troppo spesso hanno per vittime le donne – devono riguardare soprattutto le nuove generazioni. Sono temi che si possono affrontare fin da bambini, certo, con la delicatezza e il tatto adeguati, ma occorre farlo. Durante una visita agli Uffizi, alla Galleria d’Arte Moderna e alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, una bambina incantata dalle opere d’arte delle nostre collezioni si sofferma ad osservare i ritratti di grandi donne del passato, e scopre… che le parlano, che hanno una voce e che parlano proprio a lei! Inizia un dialogo sulle loro esperienze – anche drammatiche – sulle loro imprese, sui loro caratteri, sulle difficoltà di vivere e farsi strada in epoche storiche dove l’impronta patriarcale e fortemente maschile era la norma. Con un linguaggio semplice, leggero, ironico ma mai banale, il dialogo fra la bambina e Eleonora di Toledo di Bronzino, Anna Maria Luisa de’ Medici di Jan Frans van Douven, Elisa Baciocchi di Bezzuoli e Giuditta di Artemisia Gentileschi, offre spunti di riflessione originali fuori dalla facile retorica della mimosa (che purtroppo diventa retorica quando smette di essere simbolo) ma sempre alla portata di tutti, che riguarda tutti, dall’altezza degli occhi di una bambina che si affaccia al mondo e vuole capire – con quell’immediatezza senza filtri che solo i bimbi hanno – e vuole capire i “perché” e i “come si fa”.

La programmazione Facebook omaggia le donne!

Lunedì 8 marzo. Caterina dei Medici, Vittoria della Rovere, Anna Maria Luisa dei Medici, tre exempla al femminile (video a cura del Dipartimento di Strategie Digitali)

Tre donne diverse più forti del tempo in cui hanno vissuto tanto da entrare nella storia e farne parte per sempre.Caterina de’ Medici nata a Firenze nel 1519 diventerà la prima regina italiana di Francia dove porterà la cultura del bello tipicamente fiorentina.Vittoria della Rovere nata a Pesaro nel 1622, favolosa ereditiera del ‘600. Ultima discendente del Ducato di Urbino porterà a Firenze una dote prodigiosa in seno alla famiglia Medici: settanta carri stracolmi di oggetti d’arte e dipinti straordinari provenienti dal Palazzo Ducale di Urbino che oggi fanno la gloria delle Gallerie degli Uffizi: Raffaello Sanzio, Piero della Francesca, Tiziano etc. Anna Maria Luisa dei Medici, nata a Firenze nel 1667, ultima discendente della famiglia, saggia quanto la nonna Vittoria. Tutte le collezioni della famiglia non sarebbero oggi a Firenze se lei, Donna, non avesse donato tutto alla sua città. Stipulò un “patto” il 31 ottobre del 1737 che vincolava tutti i beni di famiglia, rendendoli inamovibili da Firenze, realizzando prima del tempo che questo avrebbe portato turismo, commercio e ricchezza alla sua città natale.

 

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