Extra

Il Centenario di Vittorio Gassman

1074
CONDIVIDI

Una location spettacolare l’Auditorium Parco della Musica di Roma, 1000 metri quadri di esposizione, la produzione e l’organizzazione  curata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la guida di Alessandro Nicosia, garanzia di qualità alta, per celebrare il centenario di Vittorio Gassman campione di talento, versatilità, perfezionismo maniacale e carisma, attore, regista, scrittore, maestro, innovatore dotato di una cultura smisurata, eccellente tanto sul versante drammatico quanto nella commedia. La mostra “Vittorio Gassman. IL CENTENARIO” apre al pubblico all’ AuditoriumGarage il 9 aprile; l’esposizione è a cura di Alessandro NicosiaDiletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann  e promossa dagli eredi Gassman e dalla Fondazione Musica per Roma.  

Celebrare il centenario di Vittorio Gassman attraverso una grande mostra, la prima che a lui sia mai stata dedicata, significa rendere omaggio a un protagonista dello spettacolo e della cultura, un gigante del Novecento profondamente radicato nell’immaginario collettivo, uno dei personaggi italiani più amati dal pubblico. La sua è stata una carriera eclettica in grado di spaziare tra cinema, teatro, tv, poesia. Rendendo possibile il miracolo di cui sono capaci solo i grandi: coniugare la cultura alta con lo spettacolo popolare.

La mostra è il racconto di questo grande artista. Attraverso materiali privati inediti e testimonianze professionali, immagini e materiali audiovisivi di prima mano, curiosità e oggetti personali, la mostra ripercorre l’intera parabola umana e artistica di Gassman che per tutta la vita inseguì l’eccellenza in tutti i campi, compreso lo sport (arrivò a giocare nella Nazionale di basket). Racconta nei dettagli la sua carriera, la famiglia, le donne, i figli, le utopie, i premi, i trionfi e le criticità, mai nascoste ma vissute dall’attore come tappe, sia pure dolorose, del proprio percorso. 

La mostra si dipana in quattro sezioni espositiveil teatroil cinema, la televisionela poesia e la scrittura. Si parte dalle tappe più significative della sua vita privata – le mogli, i figli. Tante le foto intime fornite dai familiari, o le lettere d’amore scritte a mano a Diletta d’Andrea, come la richiesta di matrimonio. Un infinito e sterminato repertorio teatrale e cinematografico quello di Gassman e per raccontarlo la mostra si focalizza su quindici spettacoli teatrali e quindici film, scelti tra i tanti per restituire l’ecclettismo del grande artista. 

Ad aprire il percorso del teatro c’è il suo baule di scena da cui escono metaforicamente una quantità di materiali ricchissimi e vari, parrucche, cappelli, costumi, tra cui quello di Otello e di Macbeth. Si rivivono momenti di grande recitazione grazie a preziosi filmati: vediamo Gassman recitare Amleto e Otello, ma accanto a questo la sua testimonianza di cosa vuol dire interpretare i personaggi di Shakespeare. Preziose sono le foto di scena realizzate da Diletta d’Andrea che per essere vicino a Vittorio nelle lunghe tournée, ricoprì diversi ruoli, tra cui quello di fotografa di scena.

Il racconto della sua prolifica carriera cinematografica passa attraverso i tre grandi registi con cui ha lavorato maggiormente: Scola, Monicelli e Risi, ma è documentata anche la parentesi di Hollywood dove in un filmato vediamo Vittorio definire i film americani come ‘vaccate’. Si va poi dagli oggetti più pop e divertenti come i costumi di L’armata Brancaleone, o quelli di Il deserto dei tartari e Guerra e pace, alle foto e i fotogrammi numerosissimi e alle interviste particolari come quella di Carlo Mazzarella a Gassman e Sordi sul set in trincea de La grande guerra.  Sorprenderà rivedere dal vivo la mitica auto Lancia Aurelia del Sorpasso, e sentire il suo inconfondibile clacson risuonare con le immagini che scorreranno dietro, facendo rivivere i momenti più significativi del film di Dino Risi che quest’anno compie 60 anni: culmine della sezione dedicata al cinema, dove il visitatore – attraverso le immagini e tanti oggetti – può ripercorrere le tappe più significative di una carriera lunga 130 film che lo vedono protagonista 

Segue la sezione dedicata alla televisione con un grande schermo dove vengono mostrate le sue “ospitate”, da Studio Uno con Mina nel ’65, dove cantano insieme L’uomo per me, o la Canzonissima, dove lui è ospite con la madre per recitare insieme i passi della Divina Commedia (fu proprio lei a portarlo alla decisione di fare l’attore perché da piccolo era chiuso e introverso). Imperdibile Vittorio che prende in giro se stesso nel programma Tunnel leggendo l’elenco del telefono e un menu come se stesse leggendo la Divina Commedia.

Infine, la parte dedicata alla poesia dove si potrà ascoltare Gassman mentre recita alcuni tra i suoi componimenti preferiti e una sezione speciale a parte che mostra una serie di disegni su Vittorio fatti dal pubblico e postati su Instagram. 

Dopo Roma – dove rimarrà fino al 29 giugno – la mostra sarà ospitata a Genova, città natale di Gassman, nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale. Successivamente,  d’intesa con con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione per la promozione della cultura e della lingua italiana, si sta lavorando per portare la mostra nelle città dove Vittorio Gassman aveva trionfato nella sua straordinaria carriera (Buenos Aires, New York, Parigi tra le tante).

Il catalogo è per i tipi di Skira con scritti di Alessandro Gassmann, Diletta d’Andrea, Sandro Veronesi, Maurizio de Giovanni, Erri De Luca, Renzo Piano, Rodolfo Di Giammarco, Pino Strabioli, Renato Minore, etc.

La mostra è promossa da Eredi Gassman e Fondazione Musica per Roma, con Roma Capitale, Regione Lazio, Comune di Genova e Palazzo Ducale, sostenuta da Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia, con il patrocinio di RAI e la collaborazione di Zètema Progetto Cultura e Terna.

CONDIVIDI