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G20 Cultura, il 29 e 30 luglio al Colosseo

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Un’apertura straordinaria all’interno dell’arena del Colosseo con il premier Mario Draghi, poi il concerto del maestro Riccardo Muti al Quirinale e i lavori a Palazzo Barberini con gran finale alla Galleria Borghese. Il G20 della Cultura che si svolge il 29 e il 30 luglio a Roma sarà il terreno di incontro non solo per l’Italia e il Paesi del G20 ma per tutto il mondo perché – come sottolinea il ministro della Cultura Dario Franceschini presentando il grande evento – “Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura perché investire in quest’ambito ha molte funzioni importanti, dà crescita e ricchezza”. 

Un appuntamento frutto di un lavoro preparatorio durato quasi un anno sui diversi temi al centro dell’agenda. L’obiettivo, spiega il ministro Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura “Che preveda una serie di impegni su molti temi” e anche “La stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo”.

Già a novembre al G20 cultura sotto la presidenza dell’Arabia Saudita, il ministro aveva ricordato come il settore insieme al turismo rappresenti il 20% del PIL italiano. Nonostante siano stati colpiti duramente durante la pandemia,  possano costituire “Le fondamenta di una rinascita basata sulla tutela del patrimonio culturale sia dalle minacce tradizionali, come i conflitti, il terrorismo e il traffico illecito, sia da quelle emergenti, come il cambiamento climatico e  le sfide poste dall’uso di nuove tecnologie e dalla rivoluzione digitale” anticipando i temi del G20 italiano.

Il tavolone del G20 sarà al centro dell’arena con un programma molto importante e saranno immagini straordinarie. Ci saranno anche Draghi e la segretaria generale dell’Unesco, Audrey Azoulay. Il contributo intellettuale italiano verrà dato dal direttore del museo egizio di Torino Christian Greco. 

A far parte delle 36 delegazioni in arrivo a Roma, assieme ai ministri dei Paesi membri ed invitati, si riuniranno i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l’Unesco, l’Ocse, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l’organizzazione doganale Wco. Per l’Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l’Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali. La RAI seguirà la diretta della cerimonia di apertura al Colosseo, che sarà trasmessa anche sul canale Youtube del MiC.

È iniziato pertanto a Roma con la cerimonia di apertura al Colosseo il G20 della Cultura, il vertice tra i ministri delle venti maggiori economie mondiali e 40 delegazioni guidate dalla presidenza italiana di turno nel 2021.

Nell’arena del Colosseo, gli interventi del presidente del Consiglio, Mario Draghi, del ministro della Cultura, Dario Franceschini, del direttore generale dell’Unesco, Audrey Azouley, e del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. Poi, dalle 20 alle 21, le delegazioni hanno assistito a un Concerto dell’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ diretta dal maestro Riccardo Muti al Palazzo del Quirinale.

L’Italia ha deciso di mettere al centro della propria presidenza del G20 la cultura, dedicandovi una riunione dei ministri competenti mai avvenuta prima. «Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai Paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura» ha spiegato il ministro e l’Italia può esercitare un’indiscussa leadership in questo campo.

Venerdì 30 dalle 10 alle 17, i partecipanti si incontrano nel Salone di Pietro da Cortona di Palazzo Barberini, per affrontare principalmente quattro temi come il sostegno e la tutela dei lavoratori della cultura dopo la pandemia, la formazione dei giovani, le politiche di tutela e del restauro, la protezione del patrimonio culturale dalle calamità naturali e dal traffico illecito (si parlerà anche di Caschi blu della Cultura Italia-Unesco). I lavori si concluderanno con una dichiarazione finale dei ministri partecipanti. 

L’obiettivo del G20, ha spiegato il ministro Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura «che preveda una serie di impegni su molti temi» oltre alla  “stabilizzazione” del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo.

Assieme ai ministri dei 20 Paesi membri (Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea; più la Spagna come invitato permanente), si riuniscono anche i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia: I’Unesco, l’Ocse, il Consiglio d’Europal’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali lccromlconlcomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine UnodcInterpol e I’organizzazione doganale Wco. Per l’Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l’Istituto Centrale per il Restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali

Ci sarà anche il celebre “Ritratto di Pier Luigi Farnese in armatura” di Tiziano ad accogliere le delegazioni a Palazzo Barberini. Il dipinto fa parte della prestigiosa raccolta farnesiana del Museo e Real Bosco di Capodimonte confluita a Napoli con l’ascesa al trono di Carlo di Borbone (1734) e il dono della collezione della madre, Elisabetta Farnese. E’ esposto nella sala destinata all’Istituto Centrale del Restauro, che sta curando il completamento del restauro dell’opera finanziato con il meccanismo dell’art bonus grazie al progetto  “Rivelazioni” di Borsa Italiana.

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