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Roma celebra Gigi Proietti attraverso la street art

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Per anni ha incantato migliaia di spettatori con una moltitudine di pose ed espressioni, regalando risate e buon umore. Ora non si può più vedere il suo viso cambiare aspetto dal vivo, però gli sguardi e i sorrisi che lo contraddistinguevano non possono essere scordati, sono indelebili, non solo nella memoria, ma anche sui muri della sua città.

Roma rende omaggio a Gigi Proietti, attore, doppiatore, cabarettista amato in tutta Italia, che è venuto a mancare lo scorso 2 novembre. Nel quartiere in cui ha trascorso l’infanzia, il Tufello, su un’intera facciata di una palazzina Ater in via Tonale, non lontano dalla casa dove ha abitato, è stato realizzato un gigantesco murale che lo raffigura. Il grande artista appare di trequarti, a mezzo busto, con la mano sinistra appoggiata sulla guancia a coprire leggermente il suo famoso “sorriso magico”. Una posa e un’espressione che non cambieranno, resteranno per l’eternità, in mezzo alla gente. L’opera, intitolata “D’après Gigi”, copre una superficie di 11×15 metri ed è stata realizzata dallo street artist Lucamaleonte, su iniziativa della Regione Lazio insieme ad Ater Roma e in collaborazione con la Fondazione Roma Cares della AS Roma. Del resto Proietti non solo era romano, ma era anche romanista, e i colori della sua squadra del cuore, il giallo e il rosso, non possono certo mancare nel maestoso ritratto, come si può notare osservando il colletto della camicia e il cappello che indossa.

Un tributo ad un attore straordinario, che è stato capace di eliminare qualsiasi distinzione tra cultura alta e bassa, facendo ridere e divertire generazioni di italiani, ribadendo sempre l’importanza della cultura quale elemento fondamentale per la crescita sociale e civile. In questo desiderio di restituire l’immagine di una personalità così ricca e poliedrica, non poteva mancare un accenno alla fede calcistica di appartenenza, attraverso i colori della sua squadra del cuore: la Roma”, si legge in una nota della Regione Lazio. Al Tufello, inoltre, verranno a breve realizzati dei lavori di ammodernamento, una riqualificazione del quartiere in nome di Proietti. Secondo quanto riferito da Andrea Napoletano, direttore generale di Ater Roma, saranno investiti 3 milioni di euro e le gare partiranno tra poco più di una settimana.

Nella Capitale sono state realizzate anche altre street art per onorare la memoria del poliedrico attore, alcune sempre al Tufello, come una celebre scena di “A me gli occhi please”, lo show teatrale che l’ha consacrato, riprodotta dal creative designer Harry Greb su un muro di via Capraia, oppure il ritratto di Bruno Fioretti detto “Mandrake”, personaggio interpretato da Proietti nel film “Febbre da cavallo” (1976), dipinto a Piazza degli Euganei da un artista sconosciuto e accompagnato dalla scritta “Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti”. Un secondo tributo a Mandrake è stato invece realizzato al Trullo, un altro quartiere periferico di Roma, dal collettivo “Pittori Anonimi Trullo”, mentre a Viale JonioAnna Maria Tierno, in collaborazione con l’associazione “Arte e città a colori” ha raffigurato ancora una volta Proietti nei panni di Mandrake, aggiungendo inoltre la didascalia “Ar cavaliere nero…”, in riferimento ad una famosa barzelletta del maestro. Infine anche lo street artist Maupal ha voluto ricordare Proietti, dipingendone il ritratto sulla serranda del Teatro Brancaccio, di cui l’attore romano è stato direttore artistico dal 2001 al 2007.

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