Extra

Viterbo. L’ex ospedale degli infermi si trasformerà in Borgo della cultura

610
CONDIVIDI
Il complesso dell’ex ospedale degli infermi di Viterbo, struttura abbandonata da anni, verrà trasformata nel “Borgo della cultura”. Il progetto di riqualificazione è stato siglato lo scorso 26 gennaio dall’ex Mibact, la Regione Lazio e l’Asl di Viterbo per promuovere la valorizzazione dell’antico complesso.
Il complesso, che fino ad oggi versava in stato di abbandono e degrado, è composta da 3 edifici adiacenti: l’ex nosocomio, Palazzo Marzano e Palazzo Farnese. Il restauro li trasformerà in un unico polo culturale di dimensioni eccezionali per la Tuscia: 8000 metri quadrati.Il cosiddetto “Borgo della cultura” ospiterà: un Centro di recupero artistico che si dividerà tra un’area di co-working e uno spazio espositivo; la “Casa del Pellegrino”, che accoglierà i pellegrini che transitano a Viterbo lungo il percorso della Via Francigena; l’archivio storico di Viterbola nuova Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Viterbo e dell’Etruria meridionale.La valorizzazione del Complesso dell’Antico Ospedale Grande degli Infermi di Viterbo restituirà agli abitanti della città e del Lazio, ma anche ai visitatori, un luogo di cultura in cui si succederanno esposizioni temporanee, mostre, workshop, lezioni pratiche, convegni ed eventi. Una valorizzazione storica, artistica, ma anche economica.“Una giornata storica e di orgoglio per Viterbo, quello che accadrà qui è un pezzo della rinascita italiana” ha dichiarato entusiasta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la presentazione dei lavori, riferendosi ad un percorso di rinascita post-pandemia che è appena iniziato e che renderà l’Italia “più bella, più solidale e più competitiva”.

Riguardo al termine dei lavori il ministro della CulturaDario Franceschini, ha dichiarato: “l’impegno che posso prendere oggi è che stiamo lavorando concretamente per avere risorse nel capitolo Grandi progetti culturali che potrebbero consentire di finanziare l’opera e concluderla in fretta perché il progetto lo merita” aggiungendo che “il Recovery deve spingere a essere veloci in tutti i campi”.

Il Borgo della cultura si aggiungerà ad altri meravigliosi borghi della Tuscia come Bomarzo, Calcata, Celleno, Sant’Angelo e Civita di Bagnoregio.

CONDIVIDI