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Dopo 20 anni l’Italia entra a far parte del World Heritage Committee Unesco

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Sono passati 20 anni dall’ultima partecipazione dell’Italia al World Heritage Committee, il Comitato del Patrimonio Mondiale, che si riunisce una volta all’anno ed è composto dai rappresentanti di 21 paesi membri dell’Unesco (sono 194 in tutto), ed è responsabile di tutto ciò che riguarda il Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ieri, a Parigi, l’Italia è stata eletta ed è tornata a far parte del Comitato del Patrimonio Mondiale. Il voto è avvenuto nel corso dei lavori dell’Assemblea Generale degli Stati membri della Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale in corso dal 24 al 26 novembre al quartier generale dell’Unesco. “Il ritorno dell’Italia all’interno del Comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco dopo un ventennio è un risultato importante, frutto del lavoro sinergico del ministero degli Esteri, della rete diplomatica e del ministero della Cultura che a Unesco dedica un’attenzione prioritaria”, dichiara il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Avviene nell’anno in cui, grazie agli ultimi riconoscimenti, il nostro Paese diviene quello col maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità. A pochi mesi dal primo G20 della Cultura celebrato al Colosseo di Roma nel quale l’Unesco è stata protagonista e in cui tutti i Paesi partecipanti hanno riaffermato, nella Carta di Roma, la centralità e l’impegno nella tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale in tutto il mondo”, aggiunge il ministro. L’Italia si è candidata al Comitato nell’ambito delle due posizioni disponibili nel gruppo geografico di Europa e Nord America a seguito della fine del mandato della Norvegia e della Spagna. La durata della nomina è stata ridotta a quattro per favorire la più ampia partecipazione degli Stati.

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