Luoghi Cassino

Cassino, il percorso della Battaglia

2063
CONDIVIDI

Commovente e partecipata. E’ stata un’inaugurazione molto sentita, quella che ha avuto luogo a Cassino, sotto l’omonima Abbazia e in prossimità del Cimitero Polacco, del Percorso della Battaglia, il pomeriggio di giovedì 2 luglio con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Presidente della Provincia Antonio Pompeo, l’Abate di Montecassino Dom Donato Ogliari, il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone e l’Assessore alla cultura della città Danilo Grossi.

“Montecassino ha rappresentato nella storia della seconda guerra mondiale il simbolo della follia della guerra e dell’odio e allo stesso tempo – con la sconfitta del nazifascismo e la vittoria della democrazia – il simbolo della rinascita dell’uomo” ha esordito il Governatore Zingaretti. “Oggi apriamo il Percorso della Battaglia perché in questo luogo così importante non possiamo permetterci di dimenticare quelle vite, quel dolore, quel sangue, quelle distruzioni ma anche quella speranza che portò tanti ragazzi qui a morire. Abbiamo voluto rilanciare – con il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura – questo luogo partendo da un’idea di territorio che vuole trovare un nuovo modello di sviluppo guardando proprio a se stesso e alle potenzialità del turismo storico” ha poi aggiunto. “Dal punto di vista di un monaco benedettino, Abate di questo celebre monastero, il Percorso della Battaglia ha un significato profondo che ci richiama alla pace anche se lì sono avvenuti eventi tragici che sono costati la vita a molte persone. Anzi, questo deve stimolarci a perseguire sempre la pace, a considerarla l’ultima parola possibile e ricercarla con tutte le nostre forze non solo nel pensiero ma anche nell’azione” ha affermato subito dopo Dom Donato Ogliari.

L’apertura dello storico Percorso permetterà perciò di riscoprire e ricordare luoghi che durante il secondo conflitto mondiale furono lo scenario di eventi che segnarono profondamente la storia del nostro Paese. E lo stesso si pone assume la funzione di messaggio diretto e di testimonianza di pace e di dialogo rivolto in particolare alle giovani generazioni. Inutile dire che il Percorso è di per sé anche un viatico attraverso un paesaggio naturale meraviglioso sia dal punto della flora sia di una vista che, dall’alto, abbraccia a 180 gradi la valle di Cassino. A tale proposito Zingaretti ha soggiunto: “Questo percorso dovrà essere un valore aggiunto di questo territorio, fa parte della nostra storia, della nostra regione. Un simbolo della sconfitta e della rinascita. In un anno importante come questo, in cui l’Italia ha l’onore di ospitare l’Expo a Milano, anche le peculiarità enogastronomiche locali sapranno offrire quel valore aggiunto in più. Dall’orrore della guerra alla rinascita di un territorio, dal nutrimento la vita e il futuro” ha così concluso il Governatore del Lazio.

A ricordare quei duri mesi del 1944 vissuti dalla popolazione di Cassino e dell’Abbazia c’è anche la mostra d’Arte contemporanea realizzata da due giovani artisti, Alessandro Piangiamore con l’opera dal titolo Un petalo viola su un pavimento di cemento, e Simone Cametti con l’installazione Favi di miele.

Le prime 15 foto sono state scattate dal fotografo Matteo Nardone http://www.matteonardone.com/

Dalla 16esima in poi le foto sono a cura del fotografo Giovanni De Angelis http://www.giovannideangelis.it/?p=1&id=10